Nome: Tatanka Iyotake (Toro Seduto)
Luogo di nascita: Grand River S.D.
Data di nascita: 1831
Popolo di appartenenza: Hunkpapa Sioux
Toro Seduto nasce a Grand River nell'attuale Sud Dakota, un tempo chiamata dai nativi “Many Caches” per via delle numerose scorte di viveri nascoste sotto terra.
Visse un'infanzia tranquilla senza essere a conoscenza di ciò che il futuro avrebbe avuto in serbo per lui.
Alla tenera età di quattordici anni partecipò alla sua prima battaglia contro un gruppo di Crow, la sua audacia e il suo attaccamento al suo popolo gli fecero guadagnare in un primo momento la nomina al gruppo dei Cuori Forti e più tardi divenne un importante membro dei Mangiatori Silenziosi, un gruppo che si occupava di far sì che il popolo avesse tutto ciò di cui necessitava anche a discapito di sé stessi.
Dovette aspettare altri diciotto anni dal suo primo scontro per incontrare per la prima volta l'uomo bianco, ciò avvenne quando l'esercito americano mosse una estesa rappresaglia nei confronti dei Santee Sioux che si ribbellarono nell'attuale Minnesota dopo che i primi trattati stipulati con l'uomo bianco vennero traditi.
L'anno successivo prese parte agli scontri che avvennero nelle Killdeer Mountain e nel 1865 prese sotto assedio il nuovo presidio militare Fort Rice in Nord Dakota.
Il rispetto del popolo nei suoi confronti aumentava di giorno in giorno, nel 1868 venne proclamato capo della sua nazione, il suo coraggio era leggendario.
Nel 1872 mentre l'esercito americano era impegnato a proteggere dagli attacchi degli indiani gli operai che lavoravano alla costruzione della linea ferroviaria che passava in mezzo allo Yellowstone River,ci furono degli scontri; in uno di questi Toro Seduto, accompagnato da altri quattro guerrieri si sedette tra le due linee che combattevano, caricò la sua pipa e la fumarono, non curandosi delle pallottole che passavano loro sopra la testa. Quando finirono di fumarla Toro Seduto avvolse la sua pipa nella custodia e si diresse verso i suoi uomini camminando tranquillamente senza badare a ciò che gli stava succedendo attorno.
Due anni dopo si arrivò al limite di sopportazione dei soprusi dell'uomo bianco, quando una spedizione scientifica guidata dal Generale Custer confermò la presenza dell'oro sulle Black Hills, evento che fece rompere l'ennesimo trattato stipulato tra i Sioux e gli invasori firmato a Fort Laramie nel 1868 che dichiarava off-limits le colline all'uomo bianco in quanto sacre per i nativi.
Si scatenò una caccia all'oro che ebbe come conseguenza una mobilità da parte dei Sioux in difesa delle Black Hills.
Il Governo americano cercò subito di acquistare il territorio dai nativi, ma rendendosi conto che loro non avevano nessuna intenzione di cedere le colline, trovò subito il modo di appropriarsene ugualmente e il responsabile degli affari indiani comunicò che tutti gli indiani che a partire dal 31 gennaio del 1876 non si fossero trovati dentro le riserve a loro assegnate sarebbero stati considerati ostili. Toro Seduto e la sua gente decisero di rimanere dov'erano senza accettare le condizioni dei coloni.
Nel marzo dello stesso anno il Generale George Crook con il Generale Alfred Terry e il Colonnello John Gibbon guidarono tre colonne di soldati contro i Lakota. I Cheyenne, gli Arapaho e altri gruppi di nativi si unirono a Toro Seduto e alla sua gente nell'accampamento sulle rive del Rosebud
Creek.
In questo periodo Tatanka Iyotanka organizzò una Danza del Sole di dimensioni enormi, nella quale ricevette in dono una visione, dove vide un'invasione di soldati che cadavano dal cielo sull'accampamento come fossero cavallette. Sentendo il racconto di questa visione un altro grande guerriero Lakota ovvero Tashunka Uitco (Cavallo Pazzo) decise di radunare cinquecento guerrieri e il 17 giugno dello stesso anno condusse i suoi uomini contro l'esercito condotto dal Generale George Crook, costringendo lui e i suoi uomini al ritiro dal Rosebud Creek. Entusiasti del successo, Cavallo Pazzo e Toro Seduto decisero di spostare i propri accampamenti sulle rive del Little Bighorn, dove vennero raggiunti da altri tremila indiani che, venuti a conoscenza dei successi di Toro Seduto e Cavallo Pazzo, decisero di abbandonare le riserve e di unirsi a loro.
L'accampamento fu uno dei più grandi che ci siano mai stati nella storia dei Lakota e nonostante la massiccia presenza di indiani, la visione di Toro Seduto si realizzò da lì a poco, infatti il 25 giugno del 1876 l'accampamento venne attaccato dal settimo cavalleggeri guidato dal Generale Custer. Nonostante egli sapesse che i nativi fossero di numero superiore alle sue truppe, il settimo cavelleggeri avanzò ugualmente ma venne sconfitto.
L'opinione pubblica era indignata da questo affronto e pretese una dura reazione nei confronti degli indiani, questo portò alla decisione di inviare soldati contro le diverse tribù per costringere ai capi ad arrendersi. Ma Toro Seduto non intendeva arrendersi e prese la decisione di spostarsi con la sua gente oltre il confine americano stabilendosi in Canada. Lo stato americano decise che il Generale Terry dovesse partire e convincere Toro Seduto ad arrendersi e ritornare in territorio americano dichiarandogli che non ci sarebbero state ripercussioni su di lui e la sua gente, ma il suo viaggio si concluse con un fallimento: Toro Seduto rifiutò categoricamente di ritornare nel Dakota.
Trascorsero quattro anni da quando Tatanka Iyotanka trasferì il suo popolo in Canada, la situazione stava degenerando, il cibo stava iniziando a scarseggiare, i bisonti si erano quasi estinti e come se non bastasse la gente aveva freddo. Dopo aver considerato che così non avrebbero resistito ancora a lungo, Toro Seduto si sentì in dovere di prendere la decisione di arrendersi e così fece. Nel luglio del 1881 consegnò il suo fucile all'ufficiale in comando a Fort Buford, nel Montana. Questa resa però non fu causa di sconforto per l'orgoglio del grande uomo, in quanto Toro Seduto fu l'ultimo dei grandi condottieri Lakota che si arrese al potere dell'uomo bianco.
Le uniche sue condizioni quando si arrese furono la possibilità di ritornare ad abitare nelle vicinanze delle Black Hills e di poter tornare a vivere in Canada qualora avesse capito che sarebbe stata l'unica possibilità per aiutare la sua gente. Come accadeva spesso in quel periodo, le richieste da lui fatte non furono accettate, infatti venne mandato a Standing Rock. Al suo arrivo si scatenò il panico, in quanto tra la gente circolava la voce che Toro Seduto, essendo molto influente nel suo popolo, avesse potuto organizzare qualche rivolta. Questa paura portò alla decisione di costringerlo alla reclusione a Fort Randall nelle vicinanze del fiume Missouri. La sua prigionia durò due anni, dopo di che venne rimandato dalla sua gente a Standing Rock.
L'agente indiano assegnato a quella riserva, volendo diminuire l'influenza che Toro Seduto aveva sulla gente, decise di non concedere nessun privilegio e fece in modo che lavorasse allo stremo delle forze, ma ciò non servì allo scopo e gli indiani continuarono ad avere una grossa stima nei suoi confronti.
Nel 1885 riuscì ad ottenere il permesso per aggregarsi allo show di Buffalo Bill. Qui ebbe modo di guadagnare qualche dollaro, ma la sua permanenza fu relativamente breve: durò all'incirca quattro mesi. Volle ritornare dalla sua gente in quanto rimase disgustato dal modo di vita che conduceva l'uomo bianco, lo trovava ipocrita per non dire falso.
Ritornato a Standing Rock andò a vivere in una capanna sulle rive del Grand River, nelle vicinanze di dove nacque. Continuò a condurre la sua vita in modo tradizionale nonostante il governo americano avesse dato la disposizione che gli indiani non continuassero a seguire la loro religione, ma che dovessero convertirsi a quella cristiana. Nonostante ciò rimase irremovibile sul fatto di non convertirsi al cristianesimo, ma decise ugualmente di far andare nelle scuole cattoliche i propri figli perchè credeva che le generazioni future dei Lakota avrebbero dovuto imparare a leggere e scrivere e pensava che così facendo l'uomo bianco avrebbe avuto una motivazione in meno per prendere in giro il popolo indiano.
Poco dopo essere tornato tra la sua gente, Toro Seduto ebbe nuovamente una visione, nella quale gli apparse un'allodola che lo avvertiva che la sua dipartita sarebbe stata per mano del suo popolo. Gli anni trascorrevano nella miseria, del grande popolo che erano i Lakota non rimaneva che un'ombra, nel 1890 si sparse a macchia d'olio tra le tribù una nuova cerimonia che aveva preso il nome di Ghost Dance. Questa danza secondo quello che diceva Wovoka (colui che la ricevette in visione), avrebbe dovuto permettere ai nativi di riavere la libertà che un tempo avevano. Questa voce raggiunse anche Toro Seduto per merito di Kicking Bear, un Lakota Miniconjou. L'uomo non credeva in questa cosa ma vedendo che tutto ciò dava una luce di speranza alla sua gente decise che non avrebbe fatto nulla per far sì che i Lakota nel suo campo non eseguissero la danza.
Nel South Dakota la cerimonia prese rapidamente piede, nelle riserve di Pine Ridge e di Rosebud la si celebrava praticamente regolarmente tutti i giorni. Vedendo ciò il governo americano ebbe paura che anche Toro Seduto avrebbe dato inizio alla cerimonia e che, approfittando dello stato d'animo che pervadeva la sua gente, organizzasse una rivolta.
Il giorno in cui si sarebbe realizzata la sua visione si stava avvicinando, il governo decise di inviare quarantatrè poliziotti Lakota ad arrestare Toro Seduto. All'atto dell'arresto di fronte alla capanna di Toro Seduto si radunò molta gente che inveì contro i poliziotti che stavano effettuando l'arresto; dalla confusione si passò all'utilizzo delle armi da fuoco, uno dei poliziotti colpì alla testa Toro Seduto, ferendolo a morte.
Correva il quindici dicembre del 1890 quando venne assassinato un grande uomo. Per l'ennesima volta un uomo che non chiedeva altro che poter vivere in pace con la sua gente si spegneva a causa di azioni subdole. I suoi resti vennero sepolti in primo luogo a Forte Yates nel Nord Dakota e nel 1953 alcuni dei suoi discendenti fecero in modo che le spoglie venissero spostate da dove si trovavano
per essere sepolte a Mobridge sulle rive del Missouri, qui venne eretta una effige di granito in memoria dell'uomo.
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